On sale

Gabriele Saro - Passion

10.00

14 brani
SILVER MEDAL GLOBAL MUSIC AWARDS 2017

Anteprima

https://soundcloud.com/fantomatica/gabriele-saro-passion

PASSION
Sto scrivendo qui ed adesso, mentre il mio cuore posa incoercibilmente i suoi passi sulla via di un luogo sacro: partecipevole, nel suo cammino, è la Passione… “PASSION” di Gabriele Saro.
“PASSION” manda i suoi aromi in ogni dove, penetra, avviluppa, si sposta in libertà, mesce, scende per discacciare l’elemento tecnico del linguaggio musicale e, con subitezza, sale a sublime poesia proprio perché qualcuno ha qualcosa da dirmi… da dirci… ed io devo, devo saper ascoltare. Gabriele, con questa sua musica, così ci sta speranzando: «L’amore è vostro!».
In grande quantità la Passione scorre nella squisitamente accurata, e traboccante di raffinatezza, scaletta a quattordici brani che il vivere inàlbano. Tutto è poetizzante, ma proprio tutto… persino la successione dei titoli: proviamo ad inanellarli subitosamente? Ecco fatto:
«Con la tua Complicità, Aura Celeste,
Abbracci Poesia e Soffio di Sguardi Rubati.
Quando diventi Impeto,
nel Pensarti nascono Rivelazioni,
nello Sfiorarti germogliano Silenzi
e nella Malinconia è sublime Sognarti».
“PASSION” è un “prodotto” di notevole spessore compositivo. C’è, lungo tutta l’opera, un senso di esattezza, scrupolosità, precisione che incantano. Gabriele Saro continua a dare alla propria musica il massimo grado di bontà e perfezione: è colorista prodigo e non un solo secondo è voluttuario. Creando “PASSION” ha creato un gioiello di eutimìa. Sono “pagine” rare, mature, convincenti e fertili che quando “vanno via” continuano a ringraziarti.
Francesco Pinosa, Andrea Del Piccolo, Gabriele Saro: cosa succede quando tre grandi musicisti lasciano scorrere senza freno un tal sapere musicale, una così profonda e ricercata “esercitazione” di stile? Avviene che la loro “lingua”, universalmente compresa, assurge a patrimonio dell’umanità. (Claudio Gardenal)

...Ora sei davanti a me, con il tuo biglietto in mano. Di voli da allora ne abbiamo fatti tanti, ma questa volta partirai senza di me. Tutto dentro di noi grida, un IMPETO di rabbia mi squarcia lo sguardo mentre ti allontani lenta ed io non riesco a seguire i tuoi passi mentre ti allontani Immobile, ascolto mentre chiamano il tuo voto. Capisco solo oggi cosa vuol dire l'immensità dell'Oceano Atlantico, quel continente di acqua e vento che si separerà, d'ora in poi.

PENSARTI così lontano da me mi uccide. Ti ricordi le giornate al sole con le mani nei capelli, le corse alla fermata, la pioggia sotto i portici, i sorrisi senza motivo, le stelle, le lacrime nascoste? Hai dato un nome ad ogni cosa: agli abbracci insicuri, alle voce tremante, al profumo dell'aria. Riuscivi a far sembrare ogni cosa illuminata. Sei stata la mia rivoluzione, la mia RIVELAZIONE. E' una guerra di trincea vedere il tuo aereo prendere il via, sempre più veloce. Come se volessi scappare via prima di poterci ripensare, prima che io ti chieda di restare qui con me...